Sono trenta le persone iscritte nel registro degli indagati per una maxi frode informatica che avrebbe permesso ad alcune persone grazie all’acquisizione dei codici di accedere a conti.
La scorsa settimana sono scattate diverse perquisizioni tra il litorale domizio, la provincia di Napoli e la zona di Marcianise. Le perone indagate sono:
Salvatore Bianco (1962, Giugliano);
Luigi Castiglia (1989, Castel Volturno);
Pierluigi Clarelli (1990, Castel Volturno);
Giacomo Clarelli (1998, Castel Volturno);
Mario Clarelli (1987, Castel Volturno);
Michele Comando (1973, Marcianise);
Carmine Costanzo (1954, Castel Volturno);
Pasquale Chiariello (1989, Sant’Antimo);
Antonietta Caiazzo (1980, Sant’Antimo);
Jercan Alexandra Claudia (1989, Isernia);
Benedetto Dell’Aversano (1995, Castel Volturno);
Emanuele De Simone (1997, Volla);
Rosalia Di Bello (1942, Castel Volturno);
Giuseppe Cocice (1996, Castel Volturno);
Teresa Emmausso (1982, Sant’Antimo);
Massimo Fico (1981, Napoli);
Manuel Fico (1991, Mugnano);
Mariano Notte (1990, Isernia);
Raffaele Orabona (1989, Villa Literno);
Raffaele Palmiero (1973, Marcianise);
Francesco Tammaro Ruggieri (1963, Villa Literno);
Giuseppe Ruggieri (1984, Aversa);
Roberto D’Alessandro (1984, Castel Volturno);
Pasquale Rennella (1962, Castel Volturno);
Francesco Ruggiero (1962, Parete);
Tammaro Terracciano (1972, Castel Volturno);
Giuseppe Trugli (1963, Castel Volturno);
Pietro Carlino (1972, Mondragone);
Giorgio Salmini (1968, Giugliano);
Vincenzo Leopoldo (1964, Napoli).
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine alcuni degli indagati, attraverso il cambio della compagnia telefonica riuscivano a farsi inviare il necessario per recuperare le credenziali ai conti correnti di postepay e conti postali.
Diverse le denunce arrivate da diverse zone di Italia da parte di ignari utenti che in alcuni casi si sono visti svuotare il conto: secondo le indagini in un caso sono stati sottratti addirittura 70mila euro. Si indaga anche su un negozio di telefonia che poteva contare sulla disponibilità di schede.