“Il tabacco è una coltivazione di grande importanza per alcune regioni e rappresenta un volano per le economie locali, non solo agricole, in particolare in Campania, che è la prima regione di produzione del tabacco italiano con circa il 50% della produzione nazionale, un valore superiore ai 60 milioni di euro e 700mila giornate lavorative nella sola fase agricola di produzione, a cui si sommano le attività di prima trasformazione e l’indotto”. E’ quanto dichiara
Luigi Auriemma, presidente della organizzazione dei produttori “Burley Italia” (che associa circa 800 produttori di tabacco), alla vigilia del convegno “Tabacco: Mercato, PAC e DPT”, in programma per domani, 15 novembre, a Caserta presso il “Plaza Hotel” (ore 18) ed al quale interverranno
Eugenio Sidoli (presidente di Philip Morris Italia),
Domenico Cardinali (presidente di Deltafina spa),
Gennaro Masiello (presidente Coldiretti Campania) e
Daniela Nugnes (Assessore Agricoltura Regione Campania). “Il mercato – dice Auriemma, che coordinerà i lavori del convegno - è il primo obiettivo ed è necessario realizzare le condizioni per rendere economicamente conveniente la coltivazione. Ma il confronto di domani dovrà tener conto anche della nuova Politica Agricola Comune che entrerà in vigore dal prossimo anno e delle conseguenze della proposta di modifica della Direttiva prodotti Tabacco che rischia di impedire l’utilizzo del nostro tabacco nelle miscele e favorire semplicemente l’importazione da paesi terzi. Quello di domani – conclude Auriemma – è il primo confronto in Campania tra i produttori e la prima manifattura per acquisti e mercato delle vendite in Italia e rappresenta un’occasione per definire le azioni per la sostenibilità della coltivazione”.
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