“Certamente siederò al mio posto in consiglio comunale per fare opposizione”. Queste le parole di Riccardo Ventre a poche ore dal ballottaggio che ha decretato Carlo Marino sindaco di Caserta. Riguardo le modalità di vittoria dell’avversario, Ventre parla di una “palese compravendita di voti, in cui cercavano di accalappiare le persone fuori dai seggi”. L’ex europarlamentare, nel pomeriggio di domenica, sembra abbia ricevuto numerose segnalazioni dai propri rappresentanti di lista presenti nei seggi della città, che lo hanno avvisato di tale situazione, tanto che lo stesso Ventre ha contattato il questore di Caserta per segnalare quanto stava accadendo. Il candidato sindaco sottolinea inoltre che Marino ha vinto con circa 13mila voti, ovvero, solo un settimo dei casertani lo ha scelto come proprio sindaco, un risultato quindi, a ben vedere, deludente. Riguardo il compito che spetta d’oggi in avanti al neo primo cittadino, Ventre parla di troppe spade di Damocle che pendono sul Comune (a partire dai 5 milioni di danno erariale di cui la Corte dei Conti chiede spiegazioni) che porteranno a uno scioglimento anticipato dell’ente casertano. “Abbiamo l’obbligo di prepararci a quel momento ma non con me candidato sindaco. Una volta si è ingenui, due è da fessi”, ironizza Riccardo Ventre. L’ex europarlamentare siederà ora tra i banchi della minoranza consiliare, o meglio, come lui stessa afferma, dell’opposizione, che assicura verrà fatta in maniera decisa e nell’assoluto rispetto della legge, per portare avanti quanto programmato negli ultimi mesi.