Basta una passeggiata a piedi nel centro di Caserta per capire quanto questa citta', al contrario di quanto e' stato detto piu' volte negli anni, non ha alcuna vocazione turistica. Basta un giro a piazza Vanvitelli, li' a pochi passi da uno degli hotel piu' frequentati da chi arriva 'fuori porta' e' il degrado a fare da padrona. La statua di chi ha tentato di infilare Caserta nel senso di orgoglio nazionale di questo stivale, viene divorata da erbacce e sporcizia di cui si nutre l’intera piazza. E cosi’ la storia di questa citta’ sente attaccato addosso il peso di un’umiliazione che ha ormai smantellato qualsivoglia parvenza perbene. Ci troviamo nel cuore di Caserta, a pochi metri da uffici e palazzi antichi: la Banca d’Italia, palazzo Leonetti, il Municipio e la Questura. Ci troviamo in uno dei salotti di Caserta, zona in cui ruota gran parte della vita cittadina. Eppure questa non pare una motivazione ovvia per difenderla e prendersene cura. Questa di piazza Vanvitelli e’ solo una delle tante storie di degrado che, purtroppo, stanno violentando la dignita’ di Caserta fino a portarla allo sfascio. Storia e cultura diventano cosi’ ostaggio di incuria tanto frequente da essere oramai un ordinario abbandono. Ce lo insegna la Reggia transennata, il verde bruciato del Parco, la zona Flora malandata, e tanti altri punti di forza ormai ridotti allo stremo come Casertavecchia e San Leucio. E’ la triste consapevolezza di una citta’ che tra mille e piu’ sfaccettature a sua disposizione ha scelto di presentarsi agli occhi di tutti con la faccia sporca e l’orgoglio infangato. E’ la triste consapevolezza di una citta’ sedotta dalle promesse poco oneste di chi negli anni si e’ avvicendato al comando ed abbandonata ad una doppia moralita’. E’ la triste consapevolezza di una citta’ che pare non appartenga piu’ a nessuno.