15 / 11 / 2017
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Redazione
Il boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria ha tentato il suicidio in aula. Imputato in un processo per omicidio davanti ai giudici della Corte di assise di Napoli ha dato in escandescenza protestando contro alcuni contenuti della fiction Rai "Sotto copertura", ritenendoli offensivi nei confronti della sua persona e per i quali ha chiesto un risarcimento danni per 100 milioni di euro.
In aula il boss ha chiesto la parola per una dichiarazione spontanea e, quando il presidente Provitera lo ha interrotto sostenendo che si trattava di fatti che esulavano dal processo, ha replicato "allora non mi resta che il suicidio" e si è stretto attorno al collo il filo del telefono della videoconferenza. Lo storico capoclan era collegato con l'aula del tribunale napoletano dal carcere milanese di Opera. Gli agenti penitenziari sono subito intervenuti e il boss è stato portato in infermeria per accertamenti.
Intanto, la procura di Napoli ''sta valutando la rilevanza penale della condotta tenuta da Michele Zagaria'', il boss dei Casalesi che stamattina, durante l'udienza in Corte di Assise a Napoli per un duplice omicidio, mentre era collegato in videoconferenza dal carcere milanese di Opera, ha inscenato una protesta quando il presidente gli ha tolto la parola mentre tentava di intervenire sulla fiction Rai in cui e' ricostruita la latitanza e la cattura del boss.
Lo rende noto un comunicato del procuratore di Napoli Giovanni Melillo in relazione alle notizie di stampa diffuse in mattinata. A quanto si e' appreso, la procura intende esaminare attentamente l'intervento di Zagaria - detenuto in regime di 41 bis - per accertare anche se il boss abbia tentato di inviare all'esterno messaggi trasversali e mafiosi ''in codice''.
Nel processo in corso davanti alla quarta sezione della Corte di Assise di Napoli, il boss dei Casalesi e' imputato degli omicidi di Antonio Bamundo e Michele Iovine.