Il voto in consiglio comunale a Caserta sulla mozione presentata dai consiglieri di Speranza per Caserta
Norma Naim e
Francesco Apperti con l’appoggio del consigliere di Fli
Luigi Cobianchi sulla New Ecology ha messo a nudo tutti i problemi dell’opposizione. E, soprattutto, tutte le differenze e le distanti che ci sono coi consiglieri del Partito democratico
Franco De Michele ed
Enrico Tresca. La mozione chiedeva al sindaco
Pio del Gaudio di firmare un decreto di chiusura dello stabilimento per lo stoccaggio dei rifiuti nell’area di Lo Uttaro. Un atto che, in realtà, non avrebbe prodotto granchè sul piano giuridico, ma che, come ha sottolineato la Naim in Consiglio, “vuole essere un segnale al sindaco, per dirgli che siamo tutti con lui in questa battaglia”. Eppure, ci sono stati dei distinguo. Perché se è giustificabile il no alla mozione della maggioranza, che ha voluto così evitare di creare problemi a Pio Del Gaudio, ha destato ‘stupore’ la decisione di Franco De Michele ed Enrico Tresca di votare contro la mozione. I due democrat hanno giustificato il proprio voto, sottolineando che, sul piano giuridico, quella mozione non avrebbe potuto garantire nulla. E su questo non possiamo dargli torto. C’è però un altro elemento, politico più che amministrativo, che non può essere sottaciuto. Perché i due consiglieri Pd avrebbero potuto astenersi sulla mozione, mentre invece hanno deciso di votare con la maggioranza. Va bene la differenza di vedute tra gli stessi colleghi di opposizione ed anche un approccio ai problemi con vedute distanti tra di loro, ma il voto dei due democrat a favore del centrodestra è sembrato quasi un segnale lanciato all’opposizione. Un distinguo forte e chiaro, così come chiaro è stato, spesso e volentieri, un atteggiamento soft nei confronti dell’amministrazione Del Gaudio. Ed oggi, sinceramente, si fa difficoltà a capire quale sia veramente l'opposizione al Comune di Caserta.
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