14 / 03 / 2017
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Giuseppe Perrotta
La Terza Sezione della Corte d’Assise di Appello di Napoli ha ridotto la condanna a carico di Niko Merola, il ragazzo oggi 24enne di Santa Maria Capua Vetere, accusato dell’omicidio di Annamaria Sales, avvenuto nel febbraio 2015. I giudici lo hanno condannato per omicidio volontario premeditato, ricettazione e porto abusivo di armi, ma hanno fatto prevalere le attenuanti generiche rispetto alla premeditazione (così come richiesto dall’avvocato difensore Natalina Mastellone), abbassando così la pena inflitta in primo grado di 17 anni e 6 mesi. Il procuratore generale nella precedente udienza aveva chiesto una condanna a 16 anni di carcere, mentre oggi ha discusso l’avvocato Mastellone che ha sottolineato l’intreccio esistente tra l’omicidio di Annamaria Sales ed l’uccisone della mamma dell’imputato, Antonietta Afieri, trovata morta pochi mesi prima nei pressi della stazione di Santa Maria Capua Vetere. Merola, infatti, accusava la Sales di aver mentito ai carabinieri che l’avevano interrogata sull’omicidio della mamma. Il ragazzo ha sempre raccontato che la Sales gli aveva confidato di aver visto la Afieri discutere con due uomini nei pressi della stazione la notte della scomparsa, informazione che non ha poi confermato ai carabinieri. I giudici, dunque, condannando Merola gli hanno inflitto la pena più bassa possibile considerando anche il rito abbreviato scelto in primo grado.