La Procura della Repubblica di santa Maria Capua Vetere, al termine di una complessa e prolungata attività investigativa delegata ai finanzieri della Compagnia di Caserta, ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini a 40 soggetti indagati, a vario titolo, di aver truffato l'INPS per ottenere illecitamente prestazioni economiche nel settore delle invalidità civili.
I meticolosi accertamenti investigativi, svolti anche con intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di individuare un'associazione a delinquere capeggiata da un avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere che gestiva illecitamente numerose pratiche previdenziali e assistenziali al fine di far ottenere ai propri clienti il riconoscimento, anche in via giudiziale, di assegni e pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento non dovute, grazie all'utilizzo di false certificazioni mediche e false perizie medico-legali.
Nove indagati sono ora accusati di aver fatto parte di un vero e proprio gruppo criminale, seppure con ruoli e responsabilità ben definite:
Il modus operandi era ben collaudato: trovati i soggetti interessati, il funzionario dell'Inps preparava i ricorsi contro il suo stesso Ente di appartenenza che venivano poi prodotti in giudizio dall'Avvocato.
A seguire, venivano attivati i medici che producevano le false certificazioni necessarie ad attestare la sussistenza di patologie inesistenti o più gravi di quelle realmente sofferte, di tipo cardiologico, geriatrico e neurologico, al fine di far risultare falsamente un grado di invalidità idoneo a far raggiungere le percentuali richieste dalla normativa di settore per l'accesso alle prestazioni previdenziali e/o assistenziali non dovute. Detta documentazione sanitaria veniva poi utilizzata nel contenzioso contro l'I.N.P.S., inducendo così in errore i Giudici del Lavoro che, a seguito delle indicazioni fornite dai CTU, condannavano l'I.N.P.S. ad erogare somme di denaro ai ricorrenti, a titolo di arretrati e di indennità di accompagnamento.
Gli esiti dell'indagine, corroborati anche da successive visite di revisione compiute dall'Inps, parte lesa dal sistema truffaldino, hanno permesso di accertare la corresponsione di provvidenze non spettanti per almeno 27 casi risalenti al 2016.
Le numerose attività di osservazione, controllo e pedinamento dei soggetti beneficiari hanno poi confermato la fittizietà delle patologie lamentate, del tutto incompatibili con la mobilità accertata, atteso che i soggetti definiti invalidi gravi non autosufficienti in realtà venivano sorpresi a fare la spesa in autonomia e perfino a guidare l'auto con sicurezza, anche in strade trafficate.
Nel corso dell'indagine, non sono mancati neanche ulteriori episodi delittuosi, ora contestati formalmente ai responsabili, come il caso del dipendente del Comune di Caserta che otteneva dal medico compiacente un certificato falso per non andare a lavoro o come il caso di un agente della Polizia di Stato in forza alla Sezione di Polizia Giudiziaria di questa Procura che, in cambio del buon esito della pratica di invalidità della moglie, si informava sull'esistenza di indagini in corso nei confronti della consorteria criminale e avvisava poi il dipendente del Comune di Caserta coinvolto, che si interessava anche presso la P.M. di Caserta per fargli ottenere due permessi di accesso alla ZTL del centro cittadino.
Al termine delle indagini penali, poi, i finanzieri procedevano anche alla verifica della posizione fiscale dell'avvocato a capo dell'organizzazione investigata accertando anche l'utilizzo di fatture false nelle dichiarazioni fiscali presentate per gli anni dal 2011 al 2014, nonché il possesso ingiustificato di un timbro riportante il simbolo della Repubblica e l'intestazione del Tribunale di santa Maria Capua Vetere.
Alla luce di tutte le fonti di prova così acquisite ora gli indagati dovranno difendersi dalle accuse di associazione a delinquere, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di contributi pubblici, falsità ideologica e materiale.
Le odierne contestazioni dimostrano l'impegno profuso da questo Ufficio Giudiziaria nel contrasto delle insidiose forme di illecito drenaggio di risorse pubbliche attraverso pratiche corruttive e la proficua sinergia d'azione a questo fine con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, quale polizia giudiziaria specializzata a tutela del bilancio pubblico.
La procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiuso le indagini ipotizzando l’esistenza di una vera associazione a delinquere, finalizzata a far riconoscere falsi invalidità, truffando l’inps, andiamo un pò nel merito delle formulazioni fatte dai pm della procura che hanno lavorato insieme ai militari delal compagnia di Caserta della Guardia di Finanza.
A capo dell’organizzazione ci sarebbe stato l’avvocato del foro di Santa Maria con studio a Caserta Andrea Isernia.
Gli 8 indagati per il reato più grave sono:
Gli avvisi di garanzia per altri coinvolti di questa indagine: